Pinacoteca Nazionale - Via Belle Arti, 56 - Bologna
In trenta sale espositive una raccolta esaustiva dell'arte emiliana che
si estende dal XIII all’inizio del XIX secolo.
Una raccolta che si è ampliata nei decenni attraverso lasciti, acquisizioni
di vario tipo e donazioni, fino a diventare una delle Gallerie Nazionali
più importanti sul territorio italiano.
La sua nascita affonda nei primi anni del '700 quando il conte Luigi Ferdinando
Marsili fece nascere l'Istituto delle Scienze e delle Arti il quale, cinquant'anni
dopo circa, entrò in possesso del primo nucleo di tele. Questa prima
collezione fu in seguito ampliata nel periodo delle guerre napoleoniche
che determinarono la chiusura di molti edifici di culto e la spoliazione
delle loro opere che finirono disperse in numerose collezioni pubbliche
e private.
Dunque è per questo che la Pinacoteca espone i massimi esempi di
pittura emiliana a partire dal Trecento; tuttavia nelle sue sale si possono
trovare anche artisti che ebbero contatti con la pittura regionale tra cui
anche Giotto e Raffaello.
Tra i maggiori artisti meglio rappresentati alla Pinacoteca certamente si
annoverano i secicenteschi Ludovico, Agostino ed Annibale Carracci, Guido
Reni e Guercino; ma anche gli altri secoli sono ben rappresentati in un
percorso denso e ricco di opere che si sviluppa in 28 sale differenti.
A fianco del'attività museale la Pinacoteca è attiva anche
con un calendario di eventi che prevedono conferenze e incontri e mostre
temporanne d'arte a diverso tema.
Storia della Pinacoteca Nazionale di Bologna
La Pinacoteca Nazionale di Bologna nasce nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti, l’istituto d’istruzione sorto dalle ceneri della settecentesca Accademia Clementina. L’antico nucleo, proveniente dall’Istituto delle Scienze, fu in seguito arricchito dalla straordinaria raccolta di quasi mille dipinti frutto delle soppressioni di chiese e conventi compiute dopo l’ingresso delle truppe napoleoniche a Bologna, tra il 1797 e il 1810, e nuovamente a seguito delle soppressioni del 1866 attuate dal nuovo stato italiano.
Nella sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande è possibile ammirare le sale splendidamente affrescate dai principali protagonisti della grande decorazione bolognese tra la seconda metà del Seicento e gli inizi del secolo successivo: il Salone d’onore con la trionfale Apoteosi di Ercole di Canuti, la Sala di Felsina con le pitture composte e aggraziate dei fratelli Rolli, le sale delle Stagioni e dell’Olimpo, dove l’irriverente Giuseppe Maria Crespi contamina la decorazione celebrativa con i modi della pittura di genere, l’elegante classicismo della Sala di Alessandro di Donato Creti.
Gli ambienti del piano nobile di Palazzo Pepoli Campogrande ospitano alle pareti alcuni dipinti della quadreria Zambeccari, la ricca collezione destinata alla pubblica fruizione a fine Settecento dal marchese Giacomo Zambeccari ed entrata a far parte delle raccolte della Pinacoteca nel 1884.
Fonte: Beni Culturali. Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 (CC-BY).
Come raggiungere la Pinacoteca
Nazionale di Bologna
- in auto: uscita Bologna 7, direzione centro storico Stazione Centrale
percorrendo via Stalingrado fino a Porta Macarella; svoltare a sinistra
in via Carlo Berti Picat passando Porta San Donato dove si gira a destra
in via Irnerio per 500 metri e a sinistra in via Antonio Bertoloni. Proseguire
200 metri e prendere a sinistra via delle Belle Arti. La Pinacoteca è
al civico 56.
- in bus: dalla Stazione Centrale prendere gli autobus 36 o 37 (ogni 11')
fino a Porta San Donato. Ritornare indietro a piedi di 50 metri fino a via
G.B. de Rolandis, svoltare a sinistra e 100 metri fino a Piazza Vittorio
Puntoni dove inizia via delle Belle Arti. La Pinacoteca è al civico
56.
- a piedi: dalla Stazione (1.6 Km) percorrere a sinistra 100 metri e girare
a destra in via dell'Indipendenza; dopo 500 metri a sinistra in via Irnerio
per 800 metri e poi a destra in viale G. B. Rolandis pre 300 metri fino
a Piazza Vittorio Puntoni. A destra inizia via delle Belle Arti. La Pinacoteca
è al civico 56.
Informazioni utili per la visita
Orari: da martedì a domenica e festivi dalle 9.00 alle 19.00;
lunedì chiuso. Aperto al pubblico il 15 agosto e nelle festività
natalizie e pasquali. Chiuso il lunedi, il 1° maggio e il 16 agosto.
La bigliettera chiude mezz'ora prima.
Telefono: +39.051.4209411.
E-mail: [email protected]
Sito web: Pinacoteca
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