Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista - Palazzo Albergati, Via Santa
Margherita, 10 - Bologna
(Foto: Oliviero Toscani,
Elle
2005,
�olivierotoscani)
Mostra in corso dal 8 aprile al 2 ottobre 2022
Per gli 80 anni del famoso fotografo Oliviero Toscani Arthemisia e Palazzo ALbergati gli dedicano una grande mostra con più di 100 dei suoi più iconici scatti.
Comunicato stampa della mostra Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista
A Palazzo Albergati di Bologna, Arthemisia presenta dall�8 aprile al 4 settembre 2022 la mostra
Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista a cura di Nicolas Ballario.
Una mostra che ripercorre la carriera del grande fotografo, oltre 100 fotografie mettono in scena la
potenza creativa e la carriera di Oliviero Toscani attraverso immagini pi� e meno note.
�80 Anni da situazionista� � il titolo che � stato scelto proprio questa grande retrospettiva, non solo per
celebrare la vocazione di Toscani, ma anche per gli 80 anni che il fotografo ha compiuto proprio poche
settimane fa.
Toscani mediante la fotografia ha fatto discutere il mondo su temi come il razzismo, la pena di morte,
l�AIDS, la guerra, il sesso, la violenza, l�anoressia e molto altro. Ci saranno tutte le sue campagne pi�
famose in mostra, quelle che hanno scosso l�opinione pubblica attraverso affissioni e pagine di giornali,
ma anche un Toscani meno conosciuto, come quello dei primissimi anni.
Dunque tra i lavori in mostra il famoso manifesto Jesus Jeans �Chi mi ama mi segua�, Bacio tra prete
e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre,
ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di
Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di
Zurigo.
In mostra anche decine di ritratti che hanno �cambiato il mondo�, come Mick Jagger, Lou Reed,
Carmelo Bene, Federico Fellini e i pi� grandi protagonisti della cultura dagli anni �70 in poi. E ancora,
una sala � dedicata al progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di
piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al pi� grande archivio
fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell�umanit�, con oltre 10.000 ritratti.
�� impossibile esporre tutto il lavoro di Oliviero Toscani � dice il curatore della mostra Nicolas Ballario
� ma con questa mostra vogliamo offrire una panoramica su uno dei fotografi pi� prolifici e celebrati di
sempre, che � riuscito a essere inconfondibile e riconoscibile pur non essendosi mai piegato un unico
�Stile. � un artista immenso e chi verr� in mostra potr� conoscerne i lati pi� inaspettati�.
La mostra � consigliata da Sky Arte.
LA MOSTRA
La mostra intende offrire una sintesi dei tanti ambiti della creativit� toccati da Oliviero Toscani nella sua
vita. Toscani nasce a Milano nel 1942 ed � figlio d�arte: suo padre, Fedele, � stato infatti il primo
fotoreporter del Corriere della Sera. Sono proprio il padre, la sorella e il cognato Aldo Ballo (il pi�
affermato fotografo del design milanese) a spingerlo a studiare in una grande scuola assecondando il
desiderio di diventare un grande fotografo. La scuola migliore in quel momento si trova a Zurigo, la
Kunstgewerbeschule, con Johannes Itten come preside - il maestro del colore della Bauhaus � e con
alcuni dei pi� importanti grafici e fotografi del mondo come insegnanti. Qui impara la teoria del colore, la
tecnica e la composizione.
Di questo periodo sono gli emozionanti scatti che un Toscani, appena ventunenne, realizza a Don
Lorenzo Milani, nella sua scuola di Barbiana.
Si diploma nel maggio del 1965 e finalmente pu� cominciare quella che si sarebbe rivelata una carriera
brillante. Sono gli anni della frattura con il vecchio mondo, gli anni dei Beatles e dei Rolling Stones, della
minigonna inventata da Mary Quant, sono gli anni delle contestazioni studentesche. Toscani immortala
quei momenti con la sua macchina fotografica e non si lascia sfuggire gli eventi salienti che
contraddistinguono la sua generazione.
� in prima linea al concerto del Velodromo Vigorelli di Milano per fotografare i Beatles in occasione della
loro unica tourn�e italiana. Baffi alla Gengis Khan, stivaletti della beat generation e ovviamente capelli
lunghi, Toscani ci mette poco ad affermarsi e a diventare uno dei fotografi pi� richiesti dalle riviste di
tutto il mondo. Il suo primo grande scandalo � del 1973: fotografa in primissimo piano il fondoschiena di
Donna Jordan con su i jeans del marchio Jesus e ci piazza sopra lo slogan �Chi mi ama, mi segua�. Il
manifesto fa il giro del mondo e le polemiche infuriano come mai prima era successo intorno a una
pubblicit�. � Pier Paolo Pasolini sulla prima pagina del Corriere ad ammonire tutti quei facili moralismi,
parlando di come quell�immagine ponesse un fatto nuovo, una eccezione nel canone fisso dello slogan,
rivelandone una possibilit� espressiva imprevista. Il nome di Oliviero Toscani, e non solo le fotografie, �
ormai noto in tutto il mondo.
Agli inizi degli anni �70 Toscani decide di trasferirsi a New York e non va a vivere in un posto qualunque:
si trasferisce per qualche tempo al Chelsea Hotel, intorno alle cui stanze ruota tutta la cultura
underground della grande mela. � l� che abitano o avrebbero abitato Bob Dylan e Leonard Cohen, Iggy
Pop e Sam Shepard, Tom Waits e Robert Mapplethorpe. � l� che verr� trovato il corpo senza vita di
Nancy Spungen, per il cui omicidio venne arrestato Sid Vicious.
Di questi anni � il fidanzamento con la modella Donna Jordan e la frequentazione della Factory di Andy
Warhol, amico e modello per sue le fotografie. Oliviero Toscani passa le serate al Max Kansas City o al
Club 54 e fotografa tutti i protagonisti della scena musicale e creativa di allora: Mick Jagger, Joe
Cocker, Alice Cooper, Lou Reed. Quest�ultimo sceglie proprio uno scatto di Toscani per la copertina di
un suo disco del 1974.
Gi� a quell�epoca Toscani ha una capacit� incredibile di cogliere i talenti nascosti ed � lui a proporre alle
redazioni le prime fotografie fatte ad una ancora sconosciuta Patti Smith, appena trasferitasi a New
York.
Gli anni �70 sono quelli che lo vedono come forza creativa dietro i pi� grandi giornali e marchi di tutto il
mondo: Vogue, Harpe�s Bazaar, GQ, Elle. E poi Missoni, Valentino, Armani, Esprit, Prenatal,
Chanel e soprattutto Elio Fiorucci, il vero innovatore della moda a livello mondiale, con il quale
Toscani stringe una forte collaborazione, oltre che un�amicizia indissolubile.
Nel 1982 avviene invece l�incontro che cambia il mondo della comunicazione: Toscani inizia a realizzare
le campagne per Benetton, dando vita a una serie ormai radicata nell�immaginario di tutti. Viene
inventato il marchio �United Colors Of Benetton�, quel rettangolino verde che sar� posto sulle
fotografie che scuoteranno le coscienze del mondo. Toscani ribalta il senso delle fotografie di moda e
con le campagne Benetton parla di razzismo, fame nel mondo, AIDS, religione, guerra, violenza, sesso,
pena di morte.
In quegli anni attira su di s� pesantissime accuse, quelle di sfruttare i problemi del mondo per fare
pubblicit� ai maglioni. � l�esatto contrario: Toscani usa il mezzo pubblicitario per parlare dei problemi del
mondo.
Anche dopo Benetton i suoi �scandali via advertising� arrivano puntuali: d� uno slancio alla discussione
sulla regolamentazione delle unioni gay, creando una grande campagna che mostra una coppia di
omossessuali in atteggiamenti affettuosi su un divano o spingere un passeggino.
Nel 2007 invece scuote violentemente il fashion system, facendo trovare pronta proprio per la settimana
della moda di Milano una campagna con la fotografia di una ragazza anoressica completamente nuda, a
mostrare i segni distruttivi della malattia che le case di abbigliamento invece sfruttano.
Nel 2018 torna a dirigere FABRICA, il centro di ricerca sulla comunicazione fondato insieme a Luciano
Benetton quasi 30 anni prima. In mostra c�� anche il primissimo piano di un uomo di etnia africana con
due occhi di colore diverso tra loro, fotografia con la quale Toscani lanci� il centro di ricerca: David
Bowie fu cos� colpito da quell�immagine da decidere di scrivere la canzone Black Tie, White Noise.
RAZZA UMANA
Dal 2007 Toscani ha dato vita al progetto �Razza Umana�, con il quale ha girato mezzo mondo
ritraendo persone nelle piazze e nelle strade, mettendo in piedi uno studio itinerante. Forse � dalle
parole di Achille Bonito Oliva che emerge forte il senso di questo grande progetto: �Nella Razza
Umana, una galleria infinita di ritratti di varia e anonima umanit�, la fotografia non � casuale e
istantanea, non � il risultato di un raddoppiamento elementare, bens� di una messa in posa che complica
e rende ambigua la realt� di cui parte. In definitiva la Razza Umana � frutto di un soggetto collettivo, lo
studio di Oliviero Toscani inviato speciale nella realt� della omologazione e della globalizzazione. Con la
sua ottica frontale ci consegna una infinita galleria di ritratti che confermano il ruolo dell�arte e della
fotografia: rappresentare un valore che � quello della coesistenza delle differenze�.
VIDEO
In mostra saranno visibili anche tre testimonianze video: il video WART, una fortissima sequenza di
immagini che racconta il nesso tra guerra e arte, tra bellezza e tragedia; uno speciale della serie
�fotografi� di SkyArte realizzato interamente sulla figura di Oliviero Toscani; il video �Nudi Come�,
realizzato tre anni fa per celebrare ed esaltare le differenze tra le persone.
BIOGRAFIA
Oliviero Toscani � nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia e grafica all�Universit� Delle Arti di
Zurigo dal 1961 al 1965. � conosciuto a livello internazionale come la forza creativa dietro i pi� famosi
giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie.
Tra gli ultimi progetti: la collaborazione con la Crocerossa Italiana, con l�Istituto Superiore della Sanit�,
con l�Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e alcune campagne di interesse e impegno
sociale dedicate alla sicurezza stradale, all�anoressia e alla violenza contro le donne.
Dopo oltre cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicit�, film e televisione, ora si interessa di
creativit� della comunicazione applicata ai vari media, producendo progetti editoriali, libri, programmi
televisivi, mostre, esposizioni e workshop.
Informazioni utili per la visita
Orari:
tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 (la biglietteria chiude un'ora prima).
Biglietti: intero € 15; ridotto
€ 13.
Telefono: +39.051.0301015
E-mail: [email protected]
Sito web: Palazzo Albergati |