Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia - Museo
Morandi, via Fondazza, 36 - Bologna
Mostra in corso
dal 1 febbraio al 5 maggio 2024
Il Museo Morandi del Settore Musei Civici Bologna presenta a Casa
Morandi il focus espositivo Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia a cura di Lorenza Selleri.
Comunicato stampa della Mostra Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia al Museo Morandi
La mostra apre al pubblico gioved� 1 febbraio 2024 nell�ambito della dodicesima edizione ART
CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal
Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, dedicato a
Giorgio Morandi nel 60�anniversario della morte.
Nella casa di Giorgio Morandi in via Fondazza 36, nel ripostiglio adiacente al suo studio, si con -
servano ancora i modelli che a lui servirono per le opere della stagione metafisica, circoscrivibile a una breve parentesi tra l�estate del 1918 e il tardo autunno del 1919. Muovendo dai tre
disegni �metafisici� appartenenti alla collezione del Museo Morandi, questo approfondimento
espositivo nasce con l'intenzione di documentare la scoperta del mondo metafisico e i suoi valori simbolici all�interno della lunga vicenda creativa morandiana, accostando le opere a oggetti
e un apparato documentario di lettere, testi e fotografie.
Ad oggi i dipinti di Morandi catalogati sono poco pi� di 1400. Le opere del pittore realizzate negli anni giovanili, ovvero tra il 1910 e il 1920, sono quelle nate dallo studio, dalla sperimentazione e da una ricerca costante finalizzata al raggiungimento di un proprio autonomo linguaggio. � il decennio in cui decollano alcune delle principali avanguardie artistiche e i dipinti coevi
di Morandi odorano per l'appunto di Futurismo e di Cubismo. "Anch'io" - dichiara egli stesso nel
1928 - "come tanti giovani di buona volont�, sentivo la necessit� di un totale rinnovamento
dell'atmosfera artistica italiana", ma "questa mia iniziale adesione non and� pi� oltre di una
partecipazione alla prima mostra dei 'Giovani Futuristi' da Sprovieri a Roma".
Agli inizi, tuttavia, Morandi si tiene aggiornato e assimila attraverso le riproduzioni su libri e
periodici la lezione di C�zanne, di Derain, ma anche di Picasso e Braque pur tenendosi a distanza da Parigi, epicentro mondiale dell'arte di quel tempo.
Durante il primo conflitto mondiale, Morandi viene richiamato alle armi, ma immediatamente
riformato per gravi problemi di salute. In quegli anni realizza un numero ridotto di opere, ma
tutte di primaria importanza: sono capisaldi di una produzione artistica variegata in cui si percepisce l'inizio di un percorso autonomo, in cui il superamento della lezione cubista si fonde
con la riscoperta di Giotto, di Paolo Uccello e con l'interesse per il primitivo Rousseau.
Successivamente nella sua citt�, tramite la rivista letteraria "La Raccolta", fondata e diretta da
giovani intellettuali bolognesi a lui vicini quali Giuseppe Raimondi e Riccardo Bacchelli, Morandi
si accosta, seppur per un breve periodo, alla Metafisica. "La Raccolta", infatti, dal 15 marzo
1918 al 15 febbraio 1919 pubblica scritti di Ardengo Soffici, Carlo Carr�, Filippo De Pisis, Alberto
Savinio, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, solo per citarne alcuni, e fuori testo inserisce, a corredo di ogni numero, illustrazioni in bianco e nero riproducenti opere di Giorgio de
Chirico, Carlo Carr�, Ardengo Soffici, Mario Bacchelli e dello stesso Morandi. Egli viene coinvolto in questo clima anche se la sua metafisica, contrariamente a quella intellettualmente ricercata di de Chirico e Carr�, non rimanda a nulla di diverso da ci� che si vede.
Gli oggetti sono forme che proiettano ombre e sono presenti in un spazio apparentemente sospeso, ma in realt� praticabile. Morandi mostra quindi la capacit� di attribuire un valore universale alle cose di tutti i giorni dando vita a quella che verr� definita dallo stesso de Chirico
"la metafisica degli oggetti pi� comuni".
Le opere di Morandi in cui si pu� percepire una vicinanza stilistica a quelle dei principali esponenti della Metafisica sono 21 (comprendendo anche quelle oscillanti tra Metafisica e "Valori
Plastici") e sono prevalentemente dipinti ad olio. Queste tele si conservano per lo pi� in alcuni
dei pi� importanti musei italiani (quella appartenuta a Roberto Longhi venne purtroppo trafugata nel 1981 e ad oggi non � stata ancora ritrovata).
Pur essendo cronologicamente successivi a quel solo anno in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, i tre disegni posseduti dal Museo Morandi possono a pieno titolo appartenere a quel gusto.
Questi rari e preziosi fogli, infatti, tracciati a inchiostro raffigurano rispettivamente due nature
morte metafisiche di impianto analogo a quello dei dipinti che si conservano alla Pinacoteca di
Brera (Natura morta, 1919, Vitali 44 e Natura morta, 1919, V.43) e un vaso di fiori che invece
richiama il dipinto di collezione privata (Fiori, 1920, V.56) emblematico della successiva stagione dei "Valori Plastici".
I tre disegni, in realt�, risalgono tutti a quel periodo, come si evince dalla carta su cui sono stati schizzati seppur con una precisione quasi descrittiva.
Morandi ha utilizzato infatti il verso di
cedole librarie della celebre casa editrice d'arte "Valori Plastici" fondata nel 1918 dall'artista ed
editore Mario Broglio.
I fogli provengono, non a caso, dal fondo archivistico della rivista romana
e, andati in asta a Roma nell'aprile del 1999, sono stati acquistati dal Comune di Bologna arricchendo cos� la collezione del Museo Morandi. "Penso - scrive per l'appunto Marilena Pasquali nel
catalogo Finarte - �che il giovane Morandi trovandosi insieme all'amico Mario Broglio in un incontro, probabilmente tenutosi a Bologna, abbia voluto 'raccontargli' quali dipinti desiderava
fossero pubblicati sul numero IV di Valori Plastici, apparso nel 1921� e aggiunge poi �Ritengo
che questi tre disegni possano ascriversi al 1919 - 1920 e che uniscano all'intrinseco valore documentario e storico un pizzico di poeticit� e di diversit�"
Informazioni utili per la visita
Orari:
sabato dalle 14.00 alle 17.00. Domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
Biglietti: ingresso gratuito.
Telefono:
+39.051.6496611
Sito web: Museo
Morandi
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