
Alfonso Savini ed Emilio Putti - Museo Civico del Risorgimento, Piazza Carducci, 5 - Bologna
Mostra in corso dal 15 febbraio al 23 marzo 2025
Al Museo del Risorgimento la mostra Alfonso Savini ed Emilio Putti. Un pittore professionista ritrae un pittore amatoriale, a cura di Otello Sangiorgi. L’esposizione del dipinto realizzato da Alfonso Savini (Bologna, 1838 - ivi, 1908) è l’occasione per approfondire la figura del soggetto ritratto - Emilio Putti (Bologna, 1840 – Massaua, 1885).
Comunicato stampa della Mostra Alfonso Savini ed Emilio Putti
L’esposizione del dipinto realizzato da Alfonso Savini (Bologna, 1838 - ivi, 1908) è l’occasione
per approfondire la figura del soggetto ritratto - Emilio Putti (Bologna, 1840 – Massaua, 1885) -,
valoroso combattente nelle guerre del Risorgimento, ufficiale dell’esercito, infine inviato in
Africa come comandante del primo battaglione coloniale italiano.
L’opera viene presentata per la prima volta al pubblico dopo un intervento di restauro conservativo che ha previsto come prima operazione una generale spolveratura sul recto e verso del
dipinto, per proseguire con la revisione della vecchia vernice utilizzata sui vecchi ritocchi pittorici alterati e concludersi con la verniciatura finale nebulizzata sulla pellicola pittorica.
Emilio Putti, tenente colonnello dei Bersaglieri, è qui ritratto con l’alta uniforme ornata delle
onorificenze ricevute: la medaglia al valore, la medaglia commemorativa delle campagne risorgimentali, due cavalierati e quella dell'Unità d'Italia che, conferita nel 1883, consente di fissare
questa data come post quem del dipinto (il Putti morì di tifo a Massaua nel 1885).
Alfonso Savini eseguì il dipinto in anni in cui aveva ormai abbandonato la pittura di storia per
indirizzarsi verso temi di genere. In questo ritratto ufficiale, realizzato con la raffinata sensibilità artistica, non troppo dissimile da quella di Luigi Busi, che già gli veniva riconosciuta dai
contemporanei, il Savini punta sull'impressione naturalistica del volto e sulla dettagliata descrizione dell'uniforme, in cui si riconosce l'artista come "minuzioso riproduttore di particolari finemente osservati" (A. Gatti, 1896), tanto da realizzare un dettaglio iconografico assolutamente
inconsueto: la sigaretta tra le dita del soggetto.
La luce laterale, ma radente, illumina il viso e l'uniforme, resa con brillanti sfumature di colore, ed accentua la volumetria del corpo espressa dalla leggera torsione del busto del soggetto,
con le mani mollemente appoggiate ad un bastone, durante la lunga posa del ritratto (C. Collina, 1993).
Il dipinto appartiene ad un nucleo donato al Museo civico del Risorgimento nel 1941 dagli eredi,
che comprende anche documentazione di varia natura relativa al patriota e medico Marcello
Putti (Bologna, 1837 – ivi, 1910), fratello di Emilio e padre dell’ortopedico Vittorio Putti (Bologna, 1880 – ivi, 1940).
Emilio Putti fu anche pittore, ma è nota una sola opera documentata da una immagine, conservata in uno dei tre album fotografici che illustrano la produzione artistica e architettonica a Bologna nella seconda metà del XIX secolo, raccolti da Raffaele Belluzzi (Bologna, 1839 – ivi,
1903) e da lui donati al Museo civico del Risorgimento di Bologna, di cui fu primo direttore.
Da questa preziosa raccolta è tratta la selezione di fotografie esposte in mostra che documentano opere dei tre pittori della famiglia Savini: oltre ad Alfonso Savini, Alfredo Savini (Bologna,
1868 – Verona, 1924) e Giacomo Savini (Bologna, 1768 - ivi, 1842).
L’iniziativa espositiva si colloca nel solco della riscoperta e valorizzazione della pittura bolognese dell’Ottocento, a cui nel corso del 2024 il Settore Musei Civici Bologna, con il coordinamento
e del Museo civico del Risorgimento, ha dedicato la più ampia ricognizione monografica mai organizzata per presentare le origini e le evoluzioni della modernità artistica in ambito bolognese.
La mostra rientra inoltre nell’ambito della rassegna Il secolo dei Savini, promossa in occasione
delle due mostre concomitanti L'album inedito di Giacomo Savini. La pittura di paesaggio al
Museo Davia Bargellini (18 ottobre 2024 - 23 marzo 2025, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini) e Dinastia Savini. Giacomo (1768 – 1842), Alfonso (1838 – 1908), Alfredo
(1868 - 1924) (dal 18 ottobre 2024 al 3 marzo 2025, Museo Ottocento Bologna).
Per consentire al pubblico una fruizione sinergica, durante i rispettivi periodi di apertura delle
tre mostre è previsto il riconoscimento reciproco di agevolazioni.
Presentando il biglietto di ingresso per una delle quattro sedi interessate - Museo Civico d’Arte
Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo Ottocento Bologna, Collezioni Comunali d’Arte
(dove si trova esposto il celebre dipinto di Alfredo Savini Auxilium ex alto, vincitore nel 1896
del Premio Baruzzi, grazie al quale l’artista si affermò sulla scena artistica) e Museo civico del
Risorgimento, si ha diritto all’accesso con tariffa ridotta nelle altre tre coinvolte.
Il titolo che dà diritto alla riduzione dovrà essere esibito al momento dell’acquisto e verrà ritirato dalla biglietteria della sede interessata che consegnerà al visitatore un biglietto ridotto
per la mostra visitabile presso tale sede.
Si ricorda che l’ingresso al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini è sempre
gratuito.
Informazioni utili per la visita
Orari: martedì e giovedì dalle 9 alle 13; venerdì dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18. Chiuso lunedì e mercoledì e 1° Maggio.
Biglietti: intero € 5, ridotto € 3.
Telefono:
+39.051.2196520
Sito web: Museo Civico del Risorgimento |