Leggiadro Barocco. L�attivit� giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone - Collezioni Comunali d'Arte, Piazza Maggiore, 6 - Bologna
Mostra
in corso dal 1 aprile al 2 settembre 2023
La mostra è dedicata a uno dei protagonisti della pittura bolognese del Settecento: Giuseppe Marchesi (Bologna, 1699-1771).
Comunicato stampa della Mostra Leggiadro Barocco
Nella cosmopolita Bologna del Settecento, la scena artistica si presentava quanto mai vivace. Tra i pittori si distinse Giuseppe Marchesi, di temperamento irrequieto e di corporatura imponente, alla quale dovette il soprannome di Sansone. Allievo di artisti importanti della generazione precedente, come Aureliano Milani e poi Marco Antonio Franceschini, egli continu� a dipingere nel solco della tradizione pittorica locale che trova nei Carracci e nei loro allievi - soprattutto Guido Reni, Francesco Albani e Domenico Zampieri detto il Domenichino - il modello imprescindibile; un orientamento stilistico sostenuto e promosso anche dalla principale istituzione di formazione artistica presente in citt�, l'Accademia Clementina, alla quale Marchesi appartenne ricoprendo svariati incarichi, didattici e di direzione.
La capacit� di fondere colori caldi e forti muscolature, derivati dalla lezione dei Carracci, con la grazia del disegno, tipica della pittura di Franceschini, resero il Sansone un pittore apprezzato dal pubblico e dai colleghi. Prolifico e garbato, soprattutto nella fase giovanile (tra il terzo e il quarto decennio del XVIII secolo), la sua vivace vena narrativa diede risultati di estrema piacevolezza, che culmin� negli affreschi della chiesa di Santa Maria di Galliera, a Bologna.
La mostra allestita nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d'Arte si incentra sul periodo pi� felice dell'artista, quello giovanile, elegante ed aggraziato. Attorno a due pendant inediti in collezione privata, Mos� e le figlie di Jethro e Salomone incensa gli idoli (1725 ca.), il cui successo � dimostrato dalla presenza di copie presso il Museo Diocesano di Imola, vengono esposte alcune opere di soggetto profano documentano al meglio lo stile giovanile dell'artista: le Quattro Stagioni provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e l'Ebbrezza di No�, oggi in collezione privata.
Completano l'esposizione un ritratto in miniatura di fanciulla, conservato presso il Museo Davia Bargellini, e due vivaci disegni, il Ratto delle Sabine e il Ratto di Elena dalle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, progetti preparatori per un grande dipinto da realizzare nella sala d�onore della casa poi appartenuta ai mercanti Buratti, promotori delle arti e di vari artisti bolognesi. Solo il secondo, datato 1725, venne eseguito dal pittore e apre la sua carriera documentata.
La figura di Giuseppe Marchesi fu dimenticata in seguito ai cambiamenti della storia del gusto che condannarono il Settecento come secolo superficiale e vuoto di contenuti. Solo a partire dagli anni settanta del secolo scorso lo storico dell�arte Renato Roli ne ha ricostruito brillantemente il catalogo.
L'esposizione � accompagnata da una omonima pubblicazione a cura di Antonella Mampieri e Angelo Mazza, con la collaborazione di Silvia Battistini, contenente la prefazione di Massimo Medica, un testo di Mirko Bonora e saggi di Antonella Mampieri e Angelo Mazza.
Orari:
martedì e giovedì dalle 14 alle 18.30. Venerdì, sabato, domenica dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso i lunedì, Capodanno,
il 1° maggio e Natale. 24 e 31 dicembre: chiusura anticipata alle ore
14.
Biglietti: intero € 6, ridotto € 3; ridotto speciale € 2 per giovani tra 18 e 25 anni; gratuito per Card Musei Metropolitani Bologna.
Telefono:
+39.051.2193998
E-mail: [email protected]
Sito web: Collezioni
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